Premio La Vela d’Oro 2011 – Vince: Daniela Giardinazzi con “Maman à la pluie”.

Venerdì 30 settembre al Teatro Marconi in Cinisello Balsamo alle ore 21,00, si è inaugurata la serata conclusiva del Festival WIA 2011, dove i vincitori e le opere dei Concorsi Italia sono state premiate, svelate e presentate al pubblico.

La fine di un Festival così come è stato il WIA 3°edizione, ricco di iniziative, spettacoli ed eventi, lascia sempre dietro di sè la sensazione di aver assistito a qualcosa che ci ha arricchito nel profondo. Dietro ad ogni minimo particolare abbiamo intuito la forza e la determinazione, una forza che dal centro si emana, si propaga per creare un prodotto completo, sfaccettato, interessante e di valore. Non ne sono stati esclusi, ovviamente, i Concorsi, come la Sezione_ Pittura Italia.

Il lavoro è stato tanto, ma poter arrivare al momento conclusivo è davvero sempre una “festa”. Assegnare un premio, tangibile, concreto, significativo e prezioso che possa premiare la fatica, la passione, un arte, è impagabile, emozionante. E’ la festa che apre le danze a qualcosa di diverso, che prima non c’era e che, come in questo caso, un concorso rende possibile.

La giuria al completo, per questa sezione, ha decretato come vincitrice, l’opera di Daniela Giardinazzi, un “artista in erba” come si è definita lei stessa, ma che ha dimostrato grande esperienza artistica e capacità interpretativa.

La sua opera, Maman à la pluie”, è un’opera poetica e lirica completa, che utilizza gli strumenti della pittura tonale per esprimersi. Lo scenario è di una megalopoli che potrebbe essere in qualsiasi punto del pianeta. La protagonista, una donna, prosegue dritta per la sua strada col suo bimbo, ma nella carrozzina, di cui non si vede il contenuto, potrebbero esserci tutti i suoi progetti, i suoi sogni. Nel grigio denso di mille grigi del quadro lei è una figurina curata, colorata, che diffonde dal volto e dalla cupola dell’ombrello luce di “serenità”. E’ piccola a confronto dei palazzi e della strada, ma per lei non è un problema. E’ sola, ma non ha paura o se ce l’ha, mostra di saperla tenere a freno perché le sue priorità sono altre. Cammina in mezzo alla strada, viene verso chi guarda, quindi verso il “suo” futuro, determinata, calma, protettiva. Così l’autrice, con grande abilità tecnica e un uso della prospettiva che contrasta con l’ispirazione dell’opera, ha saputo raccontarci, rimanendo pienamente nel tema del concorso, una suggestiva visione fiabesca, una poetica allegoria della vita e del femminile e, noi spettatori, assistiamo, come in una scena di un film, al film della nostra stessa vita. Ed è proprio dell’artista far sognare ogni spettatore agendo sul personale sentimento e capacità d’interpretazione.

Ora, le luci si spengono su questo sipario, chiudendosi si apre positivamente la porta al futuro ed io mi sento di citare un piccolo/grande pensiero di Pablo Picasso, che diceva così: “ L’arte è una bugia che ci fa realizzare la verità”… e che, a volte, ci può portare all’estasi, umilmente aggiungo.

Tutti i nostri migliori auguri alla vincitrice…

Roberta Barbieri

( 05/10/2011)

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