n177507474443_73141.jpg

con:
OMERO AFFEDE
GIORGIO BRANCA
SACHA OLIVIERO
GIANNI COLUZZI
SILVIO DA RU’
PAOLA CHIARELLO
FABRIZIO SPICA
ANDREA GAETANI
PIETRO LUCIANO BELCASTRO
CORRADO VILLA
GABRIELLA FOLETTO

regia: SILVIO DA RU’
assistente alla regia: CARMEN CHIMIENTI
luci: DANIELA BESTETTI
musiche: DAGMA
costumi: STEFANIA GRUBER
scenografia: ROBERTA BARBIERI
effetti visivi: VISUAL FACTORY
trucco: MONICA BIANCHINI
hair stylist: MARIANGELA LO NARDO
allestimento palco, luci e fonica: E-20

produzione: NUOVA SCENA ANTICA
ente organizzatore: COMUNE DI BRESSO
responsabile comunicazione: EZIO TILLI
ufficio stampa: STEFANIA LIGUORO

stampa invito su www.piazzafontana.it

In occasione del 40° anniversario della strage di piazza Fontana  debutta “Segreto di Stato”, lo spettacolo teatrale tratto dal libro “Piazza Fontana: nessuno è Stato” scritto da Fortunato Zinni, testimone oculare della strage e attuale Sindaco del Comune di Bresso.
Il 12 dicembre 1969 alle 16:37 esplodeva una bomba nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura di Milano: era la strage di Piazza Fontana, “la madre di tutte le stragi”.17 morti, 84 feriti, 28 anni di processi, 0 colpevoli, 1 sentenza definitiva della Cassazione del 3 maggio 2005, che condanna i familiari delle vittime al risarcimento delle spese processuali.
Il 10 dicembre 2009 alle ore 21:00 un palco di 14 metri x 12, 13 attori, un grande schermo di 8 metri x 6, filmati di repertorio e fotografie dall’archivio storico del Corriere della Sera attendono 800 invitati.
Lo spettacolo continuerà, dopo le 23, non stop spostando l’azione dall’Hangar 1 di Bresso , all’anonimo covo degli attentatori mai individuati. E’ il pezzo della memoria mancante che verrà ricostruito attraverso una serie di deduzioni  ragionate  degli avvenimenti  successivi . Il tutto seguito da telecamere nascoste, in diretta on line sul sito ufficiale, e che culminerà alle 16.37 del 12 dicembre 2009 con la commemorazione in Piazza Fontana a Milano. Una diretta streaming trasmetterà lo spettacolo on line.Il 12 dicembre, nel corso di una assemblea solenne, l’Aula del Consiglio Comunale di Bresso, alla presenza delle massime autorità, verrà intitolata alle Vittime della Strage di Piazza Fontana.
 LO SPETTACOLO TEATRALE
 In un grande ufficio della metropoli lo scrittore Fortunato Zinni sta portando a compimento un libro sulla vicenda che cambiò radicalmente la sua vita e la storia del nostro paese: la strage di Piazza Fontana. Durante la stesura del libro e gli incontri con alcuni dei protagonisti di quel tragico evento, affiorano dalla memoria del protagonista frammenti del suo passato: dall’istante in cui si salvò per miracolo dall’esplosione della bomba nella Banca Nazionale dell’Agricoltura, ai momenti chiave degli infiniti processi che seguirono; dall’inaspettata carriera che lo trasformò da impiegato di banca a Segretario Nazionale della Fisac Cgil, agli incontri con i ministri, i banchieri, i legali, i giornalisti e i magistrati. Quarant’anni di vita e una missione: scoprire la verità sulla strage, tuttora coperta dal Segreto di Stato.
NOTE DI REGIA:”Segreto di Stato” è un’opera teatrale sulla memoria e sulla volontà inflessibile di un uomo di conoscere la verità. Il luogo in cui è ambientata la vicenda, più che uno spazio realistico, assolve alla funzione di amplificatore, di metafora e metafisica del ricordo, come se l’ufficio dove si muovono i personaggi fosse la scatola mnemonica del protagonista. Un luogo dove si succedono fatti, eventi, luoghi, date, volti e zone oscure, in ordine non cronologico, perché la memoria spesso sfugge per sua natura alla logica lineare della successione temporale. Presente e passato del protagonista si intrecciano e si alternano nella narrazione: l’azione portante dello spettacolo – ovvero ultimare la stesura del libro sulla strage di Piazza Fontana – è intervallata dagli incontri con alcuni dei personaggi chiave di quella tragica vicenda. In questo modo il passato torna a vivere in un presente che a sua volta si alimenta del passato, come se solo così trovasse la sua legittimazione. Un “luogo della memoria” dunque, più che uno spazio reale ricostruito e descritto realisticamente. Il tempo in cui è ambientata la vicenda è quello attuale: siamo nel novembre del 2007, a trentotto anni di distanza dallo scoppio della bomba nella Banca Nazionale dell’Agricoltura. La sentenza definitiva della Cassazione del 2005 è già stata emessa: la strage non ha colpevoli, solo vittime. La scelta di ambientare l’opera in un tempo così recente è stata dettata dalla necessità di mettere una lente d’ingrandimento sull’impotenza dell’uomo comune di fronte ad un palese caso di ingiustizia, ieri come oggi. Per potenziare questo messaggio, la messa in scena nei suoi elementi principali – scenografia, oggetti, costumi, luci, musiche, videoproiezioni – ha privilegiato la cifra stilistica di un “tempo non tempo”, evitando la descrizione particolareggiata degli ambienti, nel tentativo di universalizzare la storia e le sue conseguenze sul destino degli individui che ne hanno preso parte.Silvio Da Rù
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cinema_e_teatro/09_dicembre_3/piazza-fontana-spettacolo-teatrale-online-anniversario-1602100071605.shtml