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VERNISSAGE 19 MARZO 2010 ore 18:00

aperta dino al 27 marzo  dal lunedì al sabato dalle 16 alle 19:30 – ingresso libero

Fotografare è scegliere, accesi da un impulso erotico verso un solo unico irripetibile istante,da quel solo unico imperdibile punto di sguardo. E’ una connessione esclusiva: una scintillatra l’anima e il mondo.E’ un atto d’amore … un brivido di piacere … Se la seguiamo, Barbara, ce lo rende.Possiamo sentirlo?Il suo amore ci prende per mano, nel silenzio sospeso della stanza,e ci accompagna discreto sulla strada polverosa, tra le forme della città,tra le voci dei campi. “Guarda questa foglia accartocciata … Vedi com’è? E questo rettangolo fra i nostri piedi, mentre chiacchieriamo di vibrazioni d’estate? … e questa tela lavata, con le sue trasparenze intriganti,offerta al cielo traslucido lassù in alto?”C’è quello che c’è, così com’è, ed è abbastanza, anzi è molto ed è prezioso.E’ il miracolo dell’ordinario che si rivela straordinario:pezzetti di realtà altrimenti sfuggente e perdibile; incorniciati nel tempo; intrisi di tenerezza, curiosità, gioco ed umorismo insieme ( come in “Trasfigurami” dovel’oggetto è reso protagonista assoluto dello spazio, immortalato nella gonfiezza tronfia del suo provocante ruolo e colore).O come in “Aspetta”, da cui arriva un sentimento di divertita tenerezza per quella piccola figura che quasi si umanizza,così solo nella scura nebbiosità della notte, così acceso nel compito di proteggerci .Barbara ci tiene per mano e ci cala nel silenzio, quel silenzio rarefatto che si frapponefra noi e le cose, e in cui gli oggetti si stagliano, nitidi e veri. Possiamo fare spazio fra i pensieri?Possiamo sospenderci un attimo per connetterci e sentire il sapore di quelle immagini?E poi, talvolta, succede che arriva l’esplosione: ritorniamo alla superficie del rumore.E’ stormire di foglie fresche, gorgoglii di acqua,il sibilo del vento…Urla di ragazze che giocano con la vita.E anch’ io sono là, divento rumore e natura.Pur restando in piedi in questa stanza, vengo sbalzata in un altro spazio.L’attimo ri-pulsa dentro di me, e si fa mio.

Un regalo.Grazie.

…e per il video?..
Dal buio emerge l’emozione, trasfigurante e distruttiva. E’ un attimo, ma sospeso nell’eterno se vissuto dalla profonda fragilità dell’anima.Ma lo stiamo guardando da fuori, e con il sufficiente ironico distacco per poterlo veramente vedere senza crederci del tutto
Barbara Migliore nasce a Milano in una tiepida giornata di Giugno.Classe 1986, trascorre la sua infanzia tra il capoluogo Lombardo e Carpaneto Piacentino (Pc)dove sviluppa, grazie al quotidiano rapporto con la natura, una spiccata sensibilità per le cose semplici. Dopo aver conseguito la maturità classica, Barbara si iscrive alla facoltà di psicologia laureandosi nel Febbraio 2009. Verso i 18 anni, compliceuna reflex analogica, si avvicina al mondo della fotografia: una passione nata in maniera matura, graduale e costante che persiste tuttora! Nel corso degli anni si è cimentata nel fotografare i più svariati soggetti, seguendo sempre gli istinti e le sensazioni del momento. Completamente autodidatta e alle prese con l’obiettivo di una Canon Powershot G7,“Attimi Sospesi” è la sua prima esposizione personale.