Premio La Vela d’Oro 2011: The winner is…?

Sabato 10 settembre allo SpazioArte di Sesto San Giovanni dalle ore 18.30 si inaugura la mostra collettiva del Concorso Italia Pittura, dove vengono esposte al pubblico le opere finaliste. Quattordici nuovi volti del panorama pittorico nazionale ci accompagnano con fantasia, poesia, tenerezza, fragilità, forza, ironia, umorismo, drammaticità, nel variegato quanto misterioso universo femminile nell’arte.

SESTO SAN GIOVANNI – Meditando sul panorama post-selezioni e pre-premiazione, in veste di giurato e di portavoce della Giuria Pittura del Concorso, il materiale pervenuto, oltre ad essere nell’insieme di buona qualità, ha rivelato davvero delle piacevoli sorprese, senza dimenticare che si trattava di una I edizione del Premio e che il tema non era libero.
Un’occasione anche per noi di monitorare e di svelare, come dichiarato nella premessa del bando, l’esistenza di artisti/artiste “sconosciuti”, facenti parte molto probabilmente di quella schiera di “comuni mortali” che spesso non trovano il ponte per attraversare la fatidica barriera che separa dalla notorietà.
L’obiettivo del Festival e del Concorso è appunto quello di contribuire ad aumentare le chance di visibilità di coloro che in questa disciplina artistica dimostrano talento e capacità.
In questo momento di festa, però, un pensiero va gli esclusi. Come accade nei concorsi, qualcuno rimane fuori e le esclusioni, spesso, sono anche delusioni.
Empaticamente mi sento di sottolineare che questo non può essere un motivo di demoralizzazione ma anzi, uno stimolo a proseguire, ad approfondire il proprio lavoro con ancor più passione e determinazione.
La composizione della Giuria, variegata per formazione, esperienze e competenze, si è rivelata una scelta d’insieme equilibrata e vincente.
Un team che ha lavorato serenamente sia in autonomia, che in gruppo, pervenendo magicamente ad un verdetto unanime sulla scelta dei finalisti.
In merito ai criteri selettivi, abbiamo posto un’attenzione particolare al tema del Concorso, al rapporto con il femminile, molta al potere evocativo dell’opera, oltre che, naturalmente, alla tecnica di realizzazione e all’originalità del soggetto.
Infine, ma non in ultimo, siamo stati felici di constatare che non solo le iscrizioni sono pervenute da tutta Italia, ma che anche artisti “abitanti di Marte” si sono presentati, dando un’interpretazione intima e personale delle abitanti di Venere e del loro pianeta.
Un Concorso davvero planetario…

Opere selezionate
Nella pittura – diversamente dalla fotografia dove l’attimo fissato dallo scatto è già passato e intenso proprio per questo – il momento espresso è tutto in divenire, aperto all’interpretazione di chi lo osserva e ne trae ispirazione.
L’artista “conduce” lasciandoci poi liberi di reinterpretare ciò che lui stesso ha espresso.
La pittura è generatrice, e, in questo senso, già un’essenza del femminile.
Per dare alcuni esempi, posso citare alcune delle opere selezionate. In Angoscia di Chis Roccheggiani c’è qualcosa che urla, con queste pennellate immediate, fresche, potenti; tutt’altra musicalità in Maman à la pluie di Daniela Giardinazzi, dove, come in un film, un intreccio narrato delicatamente ci spinge a seguire la protagonista e a trovare particolari; Gioco di Daniela Santandrea è curioso, ironico, corposo; Le tre grazie di Caterina Aidala ci porta oltre, contaminandosi di scultura, e diventa materia; Non siamo sole, non siamo le sole di Veronica Villarino è “divertissement” al primo sguardo, con una tecnica accattivante e originale, ma poi l’occhio indaga e invita ad andare a fondo, a non essere superficiali.
Ognuna delle opere giunte in finale e che saranno protagoniste di questa esposizione esprime una sfumatura a sé del femminile e chiede di essere guardata con occhi diversi.
Con questo spirito, ci aspettano anche Menù internazionale di Martina Montagner; Madonna di Elena Ciuti; Que serons-nous sans toi? di Laura Di Fazio; Io ti cerco di Federica Brugnoli; Cancellate, Allineate, Liberate di Bibiana Mele; Tutti gli angeli che hai avuto di Elena Greggio; Velo di Roberta Zani; No future di Manusch Badaracco; Conscentia di Sara Zanocchio.
Fantasia, poesia, tenerezza, fragilità, forza, drammaticità, ironia e umorismo ci aspettano per esplorare il variegato quanto misterioso universo femminile nell’arte.
Non mi resta che augurare a tutti buona mostra e, naturalmente, che vinca il migliore!

Roberta Barbieri
(07 settembre 2011)

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